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martes, 17 de julio de 2012

Ferito rifiuta le trasfusioni, salvato

http://iltirreno.gelocal.it/regione/2012/07/07/news/ferito-rifiuta-le-trasfusioni-salvato-1.5371938

 

07 luglio 2012

 

PIOMBINO. In gravissime condizioni dopo lo scontro tra il suo scooter e un bus ha avuto la forza di dire al medico, pronto a operarlo, che non voleva trasfusioni perché la sua religione lo vieta.

 

L’uomo è un testimone di Geova e il medico, il primario di chirurgia di Piombino, Massimo Campana, si è assunto un’enorme responsabilità: ha rispettato la sua volontà, non gli ha trasfuso neanche una goccia di sangue ed è riuscito a salvargli lo stesso la vita.Ora l’uomo, un operaio della Lucchini di 45 anni, è ricoverato in prognosi riservata, le sue condizione vengono definite stabili.

 

L’incidente è accaduto giovedì sera: l’operaio, per cause ancora da chiarire, si è scontrato frontalmente con un bus.

 

Un incidente tremendo: quando l’uomo è stato soccorso dal’ambulanza del 118, le sue condizioni sono parse disperate. Oltre alla gravità dei traumi al volto e al torace, perdeva sangue, molto sangue.

 

Al pronto soccorso poi la situazione si è rivelata per quel che era: l’operaio aveva subìto una vasta lacerazione alla vena cava e al fegato, questa la ragione dell’abbondante perdita di sangue.

 

Mentre ci si preparava a portare il paziente in sala operatoria, l’uomo è riuscito a mormorare che per la sua religione non voleva trasfusioni. Ma in questi casi, quelli cioè in cui il paziente è in pericolo di vita, in genere si chiede l’autorizzazione alla Procura a procedere con la trasfusione e l’ok in tempo reale è scontato.

 

Ma il dottor Campana ha fatto la scelta più difficile: avrebbe effettuato lui stesso l’operazione rispettando la volontà del paziente, cioè senza iniettargli sangue. Ai parenti però ha spiegato anche che se si fosse accorto che la situazione degenerava avrebbe chiesto il placet alla Procura e immediatamente avrebbe iniziato con le trasfusioni.

 

Per evitarle il medico ha usato “plasma expander”, una soluzione acquosa di sostanze biologicamente inerti usato come sostituto del sangue, capace di ristabilire provvisoriamente il volume di liquido circolatorio, tenendo alta la pressione per impedire il collasso.

 

Così il dottor Campana è riuscito a ricucire le lacerazioni bloccando l’emorragia e allo stesso tempo a evitare la trasfusione.

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